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Anabolizzanti steroidei: bodybuilding ed effetti collaterali

Anabolizzanti steroidei: bodybuilding ed effetti collaterali

L’ipertiroidismo determina un aumento della risposta endotelio-dipendente, secondario allo stress di parete indotto dalla circolazione iperdinamica e contribuisce a ridurre la resistenza vascolare. Viceversa, l’ipotiroidismo è accompagnato a una marcata diminuzione della sensibilità agli agonisti simpatici, con conseguente aumento della resistenza vascolare periferica e della rigidità arteriosa. Inoltre, in modelli animali l’ipotiroidismo riduce la vasodilatazione endotelio-dipendente mediata dall’ossido nitrico (1). L’ipertensione secondaria a disturbi della tiroide è di solito reversibile con il ripristino dello stato di eutiroidismo, ma in alcuni casi è necessario trattare farmacologicamente l’ipertensione. La minimizzazione della terapia steroidea ha da sempre rappresentato uno degli obiettivi principali dei protocolli immunosoppressivi dopo trapianto di rene, e questo a causa dei suoi numerosi effetti collaterali. Oggi, l’impiego di una dose giornaliera di prednisone ulteriormente ridotta (5 mg) viene da molti considerato un giusto compromesso tra tossicità ed efficacia.

Fino all’81,7% di tutti i pazienti fachici sviluppò o ebbe una progressione della cataratta. Va notato come il miglioramento nell’acuità visiva fu recuperato dopo l’intervento di estrazione della cataratta, con risultati visivi a lungo termine paragonabili a quelli dei pazienti già pseudofachici prima dell’iniezione di fluocinolone. L’edema maculare diabetico (EMD) rimane ad oggi la principale causa di perdita della visione nei paesi sviluppati, nonostante i continui progressi nella terapia sia del diabete mellito che della retinopatia diabetica. In un recente passato lo standard di trattamento per l’EMD era costituito dal laser focale o a griglia, efficace nel ridurre la probabilità di perdere 15 o più lettere di acuità visiva in 3 anni. Successivamente i farmaci inibitori del Vascular Endothelial Growth Factor (anti-VEGF) sono divenuti la prima linea di trattamento, essendo le iniezioni intravitreali mensili di anti-VEGF in grado di migliorare significativamente l’acuità visiva rispetto al solo trattamento laser (1).

Cosa sono i glucocorticoidi?

I glucocorticoidi vengono somministrati prevalentemente per via orale (grazie alla loro capacità di essere assorbiti a livello intestinale). Sono disponibili anche preparazioni da somministrare per via intramuscolare o endovenosa (indicate soprattutto nelle emergenze), per uso topico (pomate e creme), per uso inalatorio (aerosol, bombolette pressurizzate e spray nasali) e colliri. I glucocorticoidi agiscono principalmente controllando la glicemia (il livello di glucosio nel sangue), al fine di assicurare il funzionamento dei processi cruciali per la sopravvivenza (come la funzionalità cerebrale).

  • Tali ormoni, una volta sintetizzati, subiscono la prima e la seconda fase del loro metabolismo proprio a livello delle cellule epatiche attraverso vari processi, tra cui l’idrossilazione, la riduzione, la glucurono-coniugazione, ecc (22,23).
  • In alcuni pazienti con IRC trattati con bromocriptina sono stati descritti miglioramenti dell’iperprolattinemia e della funzione sessuale.
  • Circa l’80% di prednisone viene convertito a prednisolone, che ne rappresenta il metabolita attivo, grazie al metabolismo di primo passaggio epatico.
  • Tutti erano impegnati in sport di forza e potenza e circa l’81% erano appassionati di bodybuilding.

La ricerca può essere effettuata attraverso il nome del farmaco o il principio attivo dello stesso. OKI®, principio attivo ketoprofene sale di lisina, è un farmaco appartenente alla famiglia dei farmaci anti-infiammatori non steroidei (conosciuti con l’acronimo FANS),… Se fino a qualche anno fa nel wheezing episodico virale si dava indicazione al trattamento con antileucotrienici come prima scelta, oggi le linee guida internazionali,4,10 per il trattamento del bambino in età pre- prescolare, indicano gli steroidi per via inalatoria o gli antileucotrienici. D’altronde, come dichiarato da Bush,7 luminare della medicina respiratoria pediatrica, da una parte nessun adulto è mai deceduto per 1 cm di altezza in meno, mentre rifiutare una terapia con steroidi può avere effetti anche fatali. E d’altra parte non è da sottovalutare che un’asma non controllata può anch’essa avere come conseguenza una riduzione della crescita rispetto alle attese, indipendentemente dalla terapia con steroidi inalatori. I farmaci antinfiammatoriservono a ridurre un’infiammazione, la reazione con cui l’organismo cerca di prevenire la diffusione di un’infezione.

Covid-19, è ancora una minaccia importante. Quale approccio terapeutico per il paziente fragile con multiple comorbidità?

La diagnosi precoce e il conseguente trattamento chirurgico di paratiroidectomia (10) generalmente normalizza la PA. Non bisogna tuttavia dimenticare le forme di iperparatiroidismo iatrogeno, indotto paradossalmente da farmaci anti-ipertensivi come i diuretici (furosemide), molto frequente nella popolazione anziana (14). Conclusione Nei pazienti con CHF risulta fondamentale la valutazione della presenza di deficit ormonali singoli o multipli, che possono essere in alcuni casi la causa stessa del quadro di scompenso cardiaco.

  • I glucocorticoidi (detti anche cortisonici) sono ormoni steroidei prodotti naturalmente nella corteccia del surrene ed appartengono alla classe dei corticosteroidi.
  • I FANS si accomunano per una serie di effetti collaterali che li caratterizzano, e che fanno sì che alcuni siano indicati per alcune tipologie di persone mentre altri no.
  • La durata d’azione può essere approssimata per semplicità tramite l’analisi dell’emivita biologica.
  • C’è una correlazione tra iperuricemia e lo sviluppo di tofi (deposizione di acidi urici intra o extra articolari che causa i tipici sintomi infiammatori).
  • Gli steroidi aumentano anche il rischio di coaguli di sangue nei vasi sanguigni, con un risultato sovrapponibile al precedente.

Un basso livello di T3 nei pazienti con IRC è collegato con disfunzione endoteliale, aterosclerosi e alterazioni cardiache. Inoltre, un basso livello sierico di FT3 è stato collegato con aumentata mortalità cardio-vascolare nei pazienti in emodialisi (67). Le variazioni delle concentrazioni ormonali sono maggiori in corso di emodialisi rispetto alla dialisi peritoneale, dove i valori sono prossimi a quelli del soggetto sano. Le tossine uremiche (urea, creatinina, indoli, fenoli) inducono una disfunzione del recettore del TSH e del recettore nucleare di T3, alterando la risposta del TSH al TRH e la fisiologica risposta tissutale al T3 (68,69). Ipertensione nell’acromegalia Si manifesta nel 20-40% dei pazienti acromegalici, specie di età avanzata e con storia di malattia di più lunga durata (3). L’ipertensione può diventare complicata o resistente quando l’acromegalia si associa alla sindrome delle apnee notturne.

Cortisolo alto: sintomi e come abbassarlo

Gli antagonisti dei leucotrieni sono consigliati come farmaci di prima scelta nella profilassi dell’asma da sforzo in alternativa ai b-2 stimolanti a breve o lunga durata d’azione o ai cromoni. Nel caso di un bambino asmatico in età prescolare, è molto difficile convincere i genitori a fare terapie di fondo, ragion per cui si sono cercate possibili alternative. Una di queste è la “terapia intermittente (6–10 giorni) con alto dosaggio di steroide più salbutamolo al primo segno di infezione respiratoria”, dato che proprio in età prescolare il trigger delle riacutizzazioni sono soprattutto le infezioni respiratorie.

Prevenzione dell’uso di steroidi anabolizzanti

Anch’essa si manifesta come una miopatia asintomatica ma che degenera nel corso del tempo con un’ingravescente debolezza dei muscoli prossimali di gambe e braccia. Data la componente degenerativa neurologica del disturbo sebbene il miglioramento è visibile dopo 3-6 mesi dall’interruzione della terapia, il recupero potrebbe essere incompleto (70). Tra l’1 e il 4% di pazienti che subiscono un’infiltrazione intrarticolare di corticosteroidi si sviluppa un processo infiammatorio localizzato dopo poche ore dall’infiltrazione che si risolve spontaneamente o con farmaci antiinfiammatori non steroidei (di seguito NSAIDs) e ghiaccio. Dal momento che l’artrite settica è la complicazione maggiormente temuta post infiltrazione, bisogna identificare i soggetti maggiormente a rischio di questa rara complicazione, che sono i pazienti reumatici che ricevono farmaci citotossici (18)(5).

Quali farmaci si usano dopo un infarto e a cosa servono?

Una singola iniezione intravitreale può rimanere clinicamente attiva per 3 mesi, ma la durata è sensibilmente ridotta in occhi vitrectomizzati. Nella pratica clinica del fisioterapista è necessario considerare la possibilità di trovarsi difronte a problemi muscoloscheletrici indotti da farmaci. Come precedentemente affermato, i bifosfonati, i granulociti, la ciclosporina e il tacrolimus possono essere la causa di dolore osseo ma anche Terapia post ciclo (PCT) prezzo altri farmaci possono indurre altri disturbi ossei specifici. Il precoce riconoscimento di effetti avversi eviterebbe esami superflui, l’identificazione dell’agente causale permetterebbe inoltre una rapida risoluzione della sintomatologia. Il fisioterapista deve quindi sempre considerare, nel delicato momento clinico del processo diagnostico, una potenziale origine iatrogena del disturbo muscoloscheletrico o reumatologico(5).

Quando iniziare la terapia

Negli ultimi anni è emerso chiaramente anche il ruolo del glucagone nella regolazione del turn-over degli aminoacidi a livello epatico, aumentando l’ureagenesi. A loro volta, alcuni aminoacidi glucagonotropici, come l’alanina, stimolano la secrezione di glucagone dal pancreas e la proliferazione delle cellule alfa, completando così il feed-back (28,29). L’interruzione del feed-back, di conseguenza, si traduce in un quadro di iperglucagonemia e iperaminoacidemia.